L’industria della bellezza sta ottenendo una crescente importanza in questi ultimi tempi. Si prevede che il suo valore di mercato subisca un notevole aumento. Infatti, si prvede che raggiunga un totale di 784.6 miliardi di dollari entro il 2027 [2]. Tale scenario positivo è anche il risultato dell’abilità di tale settore di rimanere attivo e rilevante durante la crisi sanitaria globale, a causa della quale svariati negozi sono stati obbligati a chiudere al pubblico.
L’industria del beauty è riuscita a mantenere il suo rilievo, soprattutto a svariati avanzamenti nel campo della tecnologia, soprattutto grazie alla Realtà Aumentata.
Prima dell’avvento del COVID-19, l’85% degli acquisti di prodotti di bellezza avveniva in negozio. Tale tendenza era dovuta alla necessità da parte dei consumatori di dover testare con mano i prodotti prima di poter effettuare un acquisto. In modo particolare, le giovani generazioni di consumatori, sentono il bisogno di poter vedere in anteprima i prodotti che desiderano acquistare, per aumentare la sicurezza nell’effettuare o meno un acquisto.
Quando al termine del 2020, svariati negozi erano stati autorizzati a riaprire, i “tester” un tempo presenti erano stati rimossi per motivi di sicurezza sanitaria. All’interno di questo contesto, la soluzione tanto attesa dal settore è stata identificata nella Realtà Aumentata. Le tecnologie di Realtà Aumentata fungono da supporto per i marchi nello sviluppo di strategie per attirare giovani generazioni di consumatori.
Una delle generazioni che più di ogni altra ha riscontrato un forte interesse nella Realtà Aumentata è stata la Generazione Z. A tal proposito, secondo uno studio condotto da Snapchat, 88% dei consumatori appartenenti a tale generazione si trova estremamente utile l’utilizzo della Realtà Aumentata durante lo shopping [3]. Questo è particolarmente rilevante dal momento che essi ricercano esperienze mémorables e interattive con i loro marchi preferiti.